La fauna del torrente Sanagra e dei suoi rigagnoli

Il torrente Sanagra ospita un ecosistema ricco e ben conservato, con invertebrati, pesci, anfibi, rettili e uccelli specializzati. La qualità delle acque, protetta da regolamenti e riserve, garantisce un ambiente naturale ancora vitale e diversificato.
Testi: Attilio Selva

Il torrente Sanagra è un ecosistema ricco e vitale, alimentato da sostanze organiche come foglie, rami e piccoli animali che vi cadono dall’esterno. Se non inquinato, come in buona parte del suo corso, ospita un’incredibile varietà di invertebrati acquatici, chiamati macrobenthos, fondamentali per la vita del torrente. Questi piccoli animali costituiscono la base della catena alimentare per pesci, anfibi, rettili e uccelli.

Durante le ricerche sul campo (Canepa Vismara, 1992) sono state identificate decine di gruppi faunistici, tra cui plecotteri, tricotteri, efemerotteri, coleotteri e molluschi. Basta sollevare qualche sasso in località Sass Corbee per scoprire un mondo nascosto: ninfe di efemerotteri dalle tre code, larve di tricotteri nei loro astucci di pietre (i “portasassi”), e plecotteri dalle due code. Anche sanguisughe non parassite, come Herpobdella, si ancorano alle rocce con ventose per resistere alla corrente.

Il macrobenthos ha sviluppato straordinari adattamenti: corpi piatti e idrodinamici, uncini, ventose e astucci pesanti per resistere alla forza dell’acqua.

I rigagnoli e il Gambero di fiume

Dai paesi di Naggio e Velzo scendono due ruscelli che si uniscono poco sotto il Rogolone, formando la Valle dei Gamberi, così chiamata per la presenza del raro Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes). Attivo di notte, questo crostaceo è oggi minacciato dall’inquinamento e dall’introduzione di specie esotiche più resistenti.

Un tempo veniva raccolto per la sua carne prelibata, come ricordano i racconti degli anziani del paese, che ne catturavano con reti e carburo.

Vita tra l’acqua e la terra

Le rive del torrente ospitano una microfauna ripariale, fatta di insetti e ragni adattati alla vita tra acqua e terra. Per osservarli, basta provocare una piccola “piena” versando acqua su un tratto di greto: emergeranno carabidi, come Nebria psammodes dal caratteristico “collo” rosso, coleotteri metallici del genere Bembidion, e predatori come la Cincidela hybrida. Anche i ragni del genere Pirata possono essere avvistati mentre corrono sull’acqua.

Anfibi, pesci e rettili

Il simbolo degli anfibi del Sanagra è la Salamandra pezzata, che depone le uova nei tratti montani; le larve, però, sono prede delle trote e della Natrice dal collare, un serpente acquatico innocuo ma ghiotto di anfibi. Fortunatamente, la salamandra adulta è protetta da secrezioni tossiche che la rendono inappetibile.

Nel torrente vivono la Trota fario, dai tipici puntini rossi, e la Trota iridea, specie americana introdotta per la pesca sportiva, riconoscibile dalla livrea argentata. Quest’ultima, purtroppo, può alterare l’equilibrio dell’ecosistema.

Uccelli del torrente

Il Merlo acquaiolo è un uccello spettacolare che si tuffa nei torrenti per cacciare sott’acqua: ha adattamenti unici come narici che si chiudono, ali corte e potenti e una ghiandola speciale che impermeabilizza le piume. Nei tratti più bassi del Sanagra si può avvistare il Martin pescatore, mentre le boscaglie ospitano Pettirossi, Luì piccoli, Scriccioli e, in migrazione, anche la Beccaccia. A volte compare anche l’Airone cenerino, di passaggio lungo il corso d’acqua.

Mammiferi nascosti

Tra i piccoli mammiferi che vivono nei dintorni del torrente, il più interessante è il Toporagno alpino, un minuscolo insettivoro dal peso di pochi grammi, raramente osservabile ma ben adattato a questi ambienti umidi.

Un ecosistema protetto

La qualità elevata delle acque del Sanagra, grazie alla scarsa urbanizzazione, favorisce un ricco ecosistema apprezzato anche dai pescatori. Alcuni tratti del torrente, come quello nel Comune di Menaggio, sono tutelati da normative speciali grazie alla Provincia di Como. Altri settori, come la zona tra la “Buca del Cion” e la “Vecchia Chioderia”, sono gestiti dall’A.P.S. – F.I.P.S.A.S., che si occupa della conservazione e valorizzazione del corso d’acqua.

È attiva anche una Riserva Turistica di pesca, dove è possibile pescare trote immesse periodicamente, tramite tesserino giornaliero disponibile presso l’Agriturismo Vecchia Chioderia.

La presenza di macroinvertebrati sensibili all’inquinamento è la prova più evidente della buona salute ambientale del Sanagra, un torrente ancora autentico e pieno di vita.

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