Franz Kafka e il curioso viaggio sulla ferrovia Menaggio–Porlezza
Nel settembre del 1911, Franz Kafka si trovava in Italia per un breve soggiorno. Durante la sua permanenza sul Lago di Como, si imbatté in un’esperienza ferroviaria tanto insolita quanto memorabile: il viaggio sulla ferrovia Menaggio–Porlezza. Questo tratto ferroviario, oggi dimenticato da molti ma conservato nella memoria degli appassionati, si snodava per appena 13 chilometri tra montagne, valli e specchi d’acqua alpini, collegando il Lago di Como con quello di Lugano.
La ferrovia, inaugurata nel 1884, era costruita a scartamento ridotto (850 mm): una scelta tecnica necessaria per affrontare le curve strette e le ripide pendenze tipiche del territorio montuoso. Ma ciò che rese il percorso davvero straordinario fu l’adozione del sistema del regresso, un metodo raro in Italia che consentiva al treno di guadagnare quota invertendo la marcia grazie ad una piattaforma girevole.
Kafka ne rimase affascinato. In una lettera del periodo, scrisse di come il treno sembrasse “andare indietro invece che avanti”, trasformando un banale viaggio in una piccola metafora esistenziale. Il paradosso di muoversi in una direzione apparentemente contraria al proprio scopo non poteva che colpire uno scrittore come lui, incline all’assurdo e alla riflessione profonda sul senso del movimento e dell’azione.
Oggi, della ferrovia Menaggio–Porlezza restano i sentieri ciclabili e pedonali, le vecchie stazioni riconvertite, e una mostra interattiva presso il Museo della Val Sanagra. Chi decide di percorrere l’antico tracciato può ancora immaginare Kafka seduto accanto al finestrino, mentre il paesaggio alpino scorre all’indietro e la locomotiva compie il suo regresso verso la cima.
