La Società filarmonica di Naggio

La Società Filarmonica di Naggio fu un vivace complesso musicale che animava le ricorrenze del paese. Tra aneddoti e personaggi emblematici, la filarmonica rimase attiva fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, lasciando un’eredità di tradizione e passione musicale.

La Società Filarmonica di Naggio fu un vivace complesso musicale che animava le ricorrenze del paese. Guidata da maestri appassionati come Gabriele Balbiani e Giuseppe Tentardini, la banda era un punto di riferimento per la comunità, riunendo giovani e anziani, spesso emigrati per lavoro, che tornavano a Naggio portando con sé la loro musica.

Non essendo stato possibile reperire documentazione registrata sulla “data di nascita”di questo complesso musicale, si fa riferimento alle voci tramandate.

Verosimilmente l’attività della banda si potrebbe far risalire verso l’ultimo quarto dell’ottocento, ne era direttore “èl Gabriel” (Gabriele Balbiani), a questo maestro subentrò nei primi anni trenta “èl Pino di tat” (Giuseppe Tentardini) “èl Pino“, affiancato dal “Fonzi” (Alfonso Maurelli). Quest’ultimo, con sicura passione seguiva i componenti durante le assenze del “maestro”.

Qui si rammenta un aneddoto che comprova la “musicalità” del Fonzi.
Svolgeva il suo lavoro in Svizzera come sovrintendente ai lavori di manutenzione della linea ferroviaria del San Gottardo, il Nostro, constatato che i lavori potevano essere collaudati, siglava i binari con una chiave di violino.

In Naggio, presso i locali del “circolo” era attiva la scuola di musica frequentata dai bandisti. Il complesso era formato da una ventina di elementi che in occasioni di ricorrenze religiose o festaiole intratteneva la popolazione Naggina.

Giovani e anziani, tutti addetti all’attività edile, vivevano per la maggior parte dell’anno in città o all’estero, ma appena liberi dagli impegni tornavano a Naggio.
Le note di riscaldamento degli strumenti annunciavano la loro presenza nelle contrade. in quella dei “Matelin” un giovanotto, alle prime armi, col suo ottavino estendeva il timbro oltre la “terza ottava”.
Evidentemente questi acuti disturbavano il fine udito del “Fonsi“, che bonariamente rimbrottava il bandista.
Altri “tipi di note” erano il Pēpp de la Giulia (Giossi Giuseppe), che pur orbato da un grave incidente sul lavoro, era sempre presente con la sua cornetta.
O, anche, el Tēi (Matteo Barelli) suonatore di basso. Che con altri Naggini facevano parte nella banda di Faido (Canton Ticino).

Il corpo musicale Naggino restò attivo fino allo scoppio del conflitto mondiale.

Componenti del Corpo Musicale di Naggio

  • Tentardini Giuseppe (èl Pino di tat)
  • Tentardini Giovanni
  • Balbiani Gabriele
  • Barelli Matteo
  • Barella Innocente
  • Barelli Ignazio
  • Guaita Lorenzo
  • Guaita Giovanni
  • Guaita Battista
  • Guaita Giuseppe
  • Giossi Giuseppe
  • Maurelli Alfonso
  • Maurelli Tomaso
  • Maurelli Giovanni
  • Maurelli Giuseppe
  • Maurelli Augusto
  • Maurelli Giovanni
  • Muttoni Aurelio
  • Petazzi Mario
  • Petazzi Quinto
  • Pisoni Felice

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