Sala Ferrovia

Ferrovia Menaggio - Porlezza

Mostra interattiva dell’ex Ferrovia Menaggio-Porlezza

La Sala della Ferrovia ospita un’installazione interattiva e multimediale che rievoca la storica ferrovia Menaggio – Porlezza, attiva dal 1884 al 1939. L’esperienza, ispirata all’archivio fotografico e documentale della linea ferroviaria, si sviluppa in due sezioni immersive che permettono al visitatore di rivivere l’atmosfera di un tempo.

Nella prima sezione, una simulazione di viaggio trasporta il pubblico sul celebre trenino che collegava i tre laghi – Como, Piano e Lugano – offrendo un affascinante percorso tra paesaggi mozzafiato. Obliterando un biglietto, i visitatori possono accedere a racconti e curiosità legate alle diverse stazioni della ferrovia.

La seconda sezione propone la ricostruzione di un vagone d’epoca, dove affacciandosi al finestrino si possono ammirare le vedute panoramiche e ascoltare storie e memorie di eventi significativi del passato.

Un vero e proprio viaggio nel tempo, che trasforma la galleria in una porta sulla storia, riportando in vita un’epoca affascinante e le sue connessioni con il territorio.

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Cenni Storici

Un Percorso nella Storia: dalla Ferrovia Menaggio-Porlezza alla Ciclovia del Lago di Piano

La Ferrovia Menaggio-Porlezza, inaugurata l’8 ottobre 1884, era una linea a scartamento ridotto che collegava Menaggio, sul Lago di Como, a Porlezza, sul Lago di Lugano. Con una lunghezza di circa 12,2 km, la ferrovia attraversava suggestivi paesaggi della Val Menaggio, offrendo ai passeggeri scorci pittoreschi tra montagne e laghi.

Origini e sviluppo

La costruzione della ferrovia fu promossa dalla Società di Navigazione e Ferrovie per il Lago di Lugano (SNF), costituita nel 1873 con finanziamenti svizzeri e sede a Lugano. L’obiettivo era creare un collegamento efficiente tra il Lago di Como e il Lago di Lugano, facilitando il trasporto di merci e passeggeri tra Italia e Svizzera. ​

Percorso e caratteristiche tecniche

Il tracciato iniziava a Menaggio, dove la stazione era situata su una stretta striscia di terra tra la strada principale (Via Regina) e un muro che sosteneva il giardino dell’Ospizio degli Olivi. La limitata larghezza permetteva lo spazio per tre binari e una piattaforma lunga 80 metri per i passeggeri, accessibile direttamente dalla strada tramite una scalinata di dieci gradini situata all’estremità meridionale della piattaforma. La linea si sviluppava lungo il fianco del Monte Crocetta, affacciandosi sulla valle del torrente Valstera in località Pastura, per poi proseguire verso nord.

Per superare il dislivello tra Menaggio e Cardano, la ferrovia presentava una pendenza del 5% e includeva una galleria e diversi ponti, tra cui uno a tre arcate sul torrente Fontanin e strutture in ferro sui torrenti Cuccio e Rezzo.

Il viaggio offriva un’esperienza singolare: dopo essere partito dalla stazione di Menaggio, al termine della prima salita verso la Valstera, il treno si preparava ad affrontare il forte dislivello grazie ad una particolare manovra chiamata “regresso“: una piattaforma girevole permetteva di ruotare il locomotore e, uno alla volta, i vagoni, invertendo la direzione di marcia prima di affrontare il tratto successivo verso la Sella di Grandola.

Questa tecnica, rara in Italia, colpì anche Franz Kafka che, durante un soggiorno sul Lago di Como nel 1911, ne scrisse con curiosità, descrivendo il particolare effetto del treno che andava indietro invece che avanti.

Declinio e chiusura

Nonostante l’iniziale successo, la ferrovia iniziò a declinare a causa della crescente concorrenza del trasporto su gomma e delle difficoltà finanziarie. L’ultima corsa avvenne il 31 ottobre 1939 e la linea non fu più riattivata. La chiusura ufficiale avvenne nel 1966. ​

Eredità e utilizzo attuale

Oggi, parte del tracciato della vecchia ferrovia è stato trasformato in una pista ciclopedonale, offrendo a ciclisti e escursionisti l’opportunità di attraversare la Val Menaggio e la riserva naturale del Lago di Piano, rivivendo le atmosfere del passato lungo un percorso ricco di storia e bellezze naturali.

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