Storia del Parco Val Sanagra

Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Val Sanagra nasce nel 2005 grazie all’iniziativa dei comuni di Grandola ed Uniti e Menaggio, con l’obiettivo di valorizzare e proteggere un territorio di straordinario valore naturalistico, storico e paesaggistico.

Parco della Val Sanagra

La Val Sanagra è una delle valli più affascinanti delle Prealpi Lepontine, situata tra il Lago di Como e il Lago di Lugano. Questo territorio, ancora in larga parte selvaggio, ospita un ricco mosaico di ambienti naturali: boschi, pascoli, alpeggi, torrenti e abetaie che rappresentano un patrimonio di biodiversità di grande pregio.

Oltre il limite dei 900 metri, dove si fermano le ultime case dei comuni di Menaggio, Grandola ed Uniti e Plesio, si estendono ettari di paesaggi intatti, profondamente legati alla storia e alle pratiche della popolazione locale.

In questo contesto nasce, nel 2005, il Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Val Sanagra. Voluto fortemente dalle amministrazioni comunali di Grandola ed Uniti e Menaggio, il PLIS rappresenta un modello innovativo di gestione del territorio: una forma di tutela flessibile, costruita dal basso, che non si sovrappone alle esigenze degli abitanti, ma le integra in una visione di lungo periodo.

La creazione del parco è stata preceduta da un articolato percorso istituzionale e amministrativo, che ha coinvolto anche l’Amministrazione provinciale di Como. La firma della convenzione tra i due comuni fondatori ha segnato l’inizio ufficiale del PLIS, definendone le modalità di gestione e prevedendo l’istituzione di un apposito Comitato di Gestione, incaricato di delinearne gli orientamenti futuri.

Riconoscimento Ufficiale

Deliberazione di Giunta Provinciale n. 183/27914 del 30/06/2005.

Modalità di pianificazione e programmazione:

Programma Pluriennale degli Interventi approvato con DCC n°40 del 25/11/2006

Comitato di Gestione

Presidente: Sindaco di Grandola ed Uniti, Angelo Adamo

Vicepresidente: Sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari

Membri maggioranza comune di Menaggio: Valentina Pozzi, Ilaria Biacchi

Membro appartenente da Associazione del territorio di Menaggio: Francesco Visetti

Membri maggioranza comune di Grandola ed Uniti: Andrea Selva, Sara Erba

Membro appartenente Associazione del territorio di Grandola ed Uniti: Emanuele Gobba

Tecnico del Parco: Attilio Selva

LA VISIONE

Tutela e tradizione: un equilibrio possibile

Frutto di una visione condivisa, il PLIS si fonda su un modello di tutela partecipata, che non impone vincoli rigidi, ma riconosce e promuove l’importanza delle attività tradizionali e del rapporto millenario tra l’uomo e la valle.

Parco della Val Sanagra

A differenza dei parchi regionali o nazionali, i PLIS non impongono limiti restrittivi all’uso del territorio né sulle proprietà private. La perimetrazione del PLIS Val Sanagra, ad esempio, esclude volutamente le aree urbanizzate e si concentra sulle zone naturali. Le attività tradizionali come la caccia, la pesca, la raccolta di funghi e frutti, il taglio della legna o l’allevamento sono pienamente riconosciute e tutelate, in quanto parte integrante dell’identità e dell’equilibrio ecologico della valle.

Questo approccio evita l’idea, ormai superata, di un parco chiuso e “inaccessibile”, dove la natura sia separata dalla vita quotidiana. Al contrario, il PLIS della Val Sanagra si propone come un modello di coesistenza armoniosa tra uomo e ambiente, capace di conservare il paesaggio attraverso il coinvolgimento diretto di chi lo abita e lo cura da generazioni.

L’istituzione del parco è avvenuta anche sulla scia del crescente interesse per il patrimonio culturale e naturale della zona, favorito dall’apertura del Museo Etnografico Naturalistico della Val Sanagra. Questa struttura ha saputo raccogliere e raccontare la memoria storica e le peculiarità ambientali del territorio, contribuendo a rafforzare la consapevolezza del suo valore.

Il PLIS della Val Sanagra è oggi un esempio concreto di come la tutela del territorio possa convivere con lo sviluppo sostenibile e il rispetto delle tradizioni locali. È una storia che continua, scritta ogni giorno dalla comunità che lo abita, in un continuo dialogo tra passato e futuro.

Associazione “Storia, Natura e Vita”
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