La strada parte in corrispondenza dell’oratorio di S. Rocco, nella parte alta della frazione Naggio.
Il tracciato prosegue scendendo lungo il fianco della valle e, dopo circa mezzora di cammino, si raggiungono le prime Calchere, luoghi adibiti alla produzione della calce; in Val Sanagra ne sono state attualmente individuate una quindicina.
Nelle vicinanze di questi piccoli altiforni artigianali si incontra anche una grande quantità di roccia calcarea, la materia prima ivi lavorata.
Raggiunto il fondovalle si giunge al Ponte di Madri, comodo attraversamento del torrente Sanagra. Seguendo i segnali colorati ad indicare il sentiero, a poca distanza si giunge in località Monte di Madri, pianoro caratterizzato dalla presenza di numerosi fabbricati, per lo più malghe per l’allevamento del bestiame.
Qui, in una valletta nascosta ma poco distante dai campi, si incontra una delle calchere meglio conservate, prospiciente un torrentello immissario del Sanagra.
Da Madri si può imboccare un altro sentiero che si dirige verso la bassa valle, in direzione Chioderia. Durante il percorso si incontrano ulteriori calchere e, a circa una mezzora di cammino, il Sass Corbèe, un gruppo di giganteschi monoliti adagiati al centro della valle, a formare un piccolo orrido dall’atmosfera suggestiva.
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