Sul piccolo colle che sovrasta il Mulino della Valle sorge la torre medievale di Codogna, una delle più antiche costruzioni della Val Sanagra.
La torre, di proprietà privata, si trova in via Castello, un toponimo che richiama la presenza di antiche fortificazioni erette a scopo difensivo nei punti strategici dei villaggi e delle città, come appunto su promontori, alture e colli. La sua funzione era quella di avvistare eventuali pericoli, come l’avvicinarsi di nemici, con un ampio margine di tempo.
La costruzione di fortezze e torri d’avvistamento era fortemente incoraggiata da coloro che detenevano il potere, in un’epoca in cui la sicurezza pubblica era per lo più compito dei privati.nLa torre di Codogna conferma questa usanza, specialmente se si pensa che potesse far parte di un sistema difensivo costituito da torri comunicanti, tra cui la leggendaria torre di Naggio.
Il ruolo strategico della torre di Codogna deve essere letto in relazione al castello di Menaggio, verso oriente, e alle postazioni turrite o castelli che caratterizzavano il territorio in epoca medievale. La torre di Codogna era parte di un sistema di triangolazione che permetteva di comunicare tra torri e manieri, una pratica molto comune in quell’epoca. Questo sistema di comunicazione era essenziale per monitorare non solo le strade e il lago, ma anche l’intero territorio circostante. I segnali di pericolo o allarme venivano trasmessi, attraverso una catena di torri, dalla sponda opposta del lago e nell’immediato entroterra verso ovest.
Il toponimo “Carlasc” (che significa “castelliere”), dato all’altura sopra Menaggio a nord-est di Croce e dirimpettaria della torre di Codogna, è strettamente legato a quest’ultima. Questo toponimo suggerisce una connessione tra la torre di Codogna e il Carlasc, che fungeva da “trait d’union” tra il castello di Menaggio e la torre di Codogna. Anche il castello di Codogna e la località “la Torre” di Bene Lario sono in diretto collegamento, suggerendo una rete di fortificazioni che si estendeva su tutto il territorio.
Secondo alcune ipotesi, la triangolazione avveniva tra il Carlasc (quota 423 m.), la torre di Codogna e quella di Bene Lario (513 metri), e da qui i segnali d’allarme venivano trasmessi a Bilate, Carlazzo o Corrido.
Il castello di Menaggio, pur essendo un importante punto di difesa, era collegato visivamente con altri castelli dell’area, tra cui quelli di Rezzonico, Vezio, Dervio, Bellagio, e con altre torri come quella di Codogna. Le torri e i castelli costituivano un sistema difensivo efficace per il controllo delle vie d’acqua e della terraferma. Grazie alla triangolazione tra le strutture, i segnali potevano essere trasmessi rapidamente, consentendo un controllo capillare del territorio.
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