Camoscio alpino

Il Camoscio è un ungulato di dimensioni relativamente piccole, appartenente alla sottofamiglia dei Caprini, ed è il più piccolo tra i suoi parenti. Per le sue caratteristiche fisiche e per la sua agilità, risulta più simile alle antilopi e alle saighe che ad altri Bovidi alpini come lo stambecco, il muflone e la capra selvatica.
La lunghezza del corpo varia tra i 130 e i 150 cm nei maschi e tra i 105 e i 125 cm nelle femmine, mentre l’altezza al garrese è di circa 85-92 cm nei maschi e di 70-78 cm nelle femmine. Il peso varia in base all’età e al sesso, raggiungendo i 50 kg nei maschi adulti e i 40-42 kg nelle femmine adulte. Negli yearling (camosci di un anno), il peso è di circa 15-20 kg. Il peso corporeo subisce notevoli fluttuazioni durante l’anno, con un picco a ottobre, quando l’animale accumula il massimo di grasso. Durante il periodo riproduttivo, i maschi adulti possono perdere fino a un terzo del loro peso corporeo a causa dello stress fisico delle lotte per il predominio.
Dal punto di vista fisico, il maschio ha una forma più tozza e un treno anteriore più sviluppato, mentre la femmina ha un corpo più snodato, con l’addome e il treno posteriore più accentuati. Il collo del maschio è corto e massiccio, mentre nella femmina è più sottile, tanto da far sembrare il muso più allungato.
Il mantello del camoscio è composto da due tipi di pelo che gli offrono una protezione ottimale contro le forti escursioni termiche tipiche delle montagne dove vive. Questo permette al camoscio di sopportare le dure condizioni climatiche delle Alpi, dove si rifugia spesso in terreni ripidi e rocciosi.