La Marmotta Alpina è il più grande roditore delle Alpi e si distingue per diversi adattamenti alla vita in alta montagna. Questo animale ha un corpo robusto, progettato per scavare gallerie nelle praterie alpine. La testa della marmotta è corta e arrotondata, con piccole orecchie e un muso corto e appuntito, dotato di vibrisse (setole sensoriali) che la aiutano a orientarsi nel suo ambiente.
La marmotta è munita di 22 denti, una caratteristica che, insieme alla struttura ossea e alla muscolatura, le permette di rodere efficacemente. Gli occhi, posti lateralmente, le conferiscono un ampio campo visivo, utile per individuare i predatori.
Il colore della pelliccia varia dal grigio-bruno, che diventa più scuro con l’età, con un dorso di tonalità fulvo-nerastra e i fianchi di un colore fulvo-giallastro. La muta avviene in primavera ed è unica nel suo genere. La coda è molto voluminosa, coperta da una folta peluria, mentre gli arti anteriori sono caratterizzati da solo quattro dita, poiché la marmotta è priva di pollice.
Questo roditore è perfettamente adattato a vivere nelle praterie di alta quota, dove costruisce complesse gallerie sotterranee per ripararsi dai predatori e dalle intemperie.
Esemplare tassidermizzato su supporto rigido artificiale; buono lo stato di conservazione. È conservato nel diorama dell’alta valle del museo.
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