Fauna del Parco

Capriolo - Parco Val Sanagra

Gli animali della Val Sanagra

La diversità geologica e la conseguente ricchezza ambientale e vegetazionale della Val Sanagra danno origine a una straordinaria varietà di habitat favorevoli alla sopravvivenza e alla riproduzione di numerose specie animali.

Le prime ricerche faunistiche sistematiche nella valle risalgono al 1993, grazie al lavoro di specialisti incaricati dalla Provincia di Como, in collaborazione con la Società Italiana di Scienze Naturali di Milano. 

Queste indagini hanno permesso di censire circa 120 specie di vertebrati, comprendenti pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, oltre a 55 famiglie di invertebrati acquatici (insetti, molluschi e vermi) rilevate attraverso campionamenti lungo il corso del torrente Sanagra e dei suoi affluenti.

Habitat

Ambiente acquatico e fauna ittica

Il torrente Sanagra è un ecosistema ricco di vita, grazie alla qualità delle sue acque e alla scarsa urbanizzazione del territorio.

Trota Fario - Val Sanagra
Trota Fario. © Freepik - www.freepik.com

Vi abitano numerosi invertebrati, detti “macrobenthos”, come ninfe di insetti, sanguisughe e larve di Tricotteri, che rappresentano un’importante fonte di cibo per pesci, anfibi, rettili e uccelli.

Nei piccoli rigagnoli che si uniscono al torrente vive il raro gambero di fiume, una specie in declino a causa dell’inquinamento e della competizione con specie esotiche. Tra gli anfibi si trova la salamandra pezzata, mentre tra i pesci spiccano la trota fario e la trota iridea, quest’ultima introdotta dall’uomo.

Il torrente è frequentato anche da uccelli come il merlo acquaiolo, il martin pescatore e il pettirosso. Tra i mammiferi si segnala il toporagno alpino. La fauna ripariale comprende insetti e ragni specializzati per vivere tra acqua e terra.

Grazie alla buona qualità delle sue acque, il Sanagra è una zona apprezzata dai pescatori e protetta da regolamenti di pesca più restrittivi. La presenza di macroinvertebrati acquatici conferma la salubrità dell’ambiente.

Nelle Collezioni del Museo

Animali dell’ambiente acquatico

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Habitat

Fauna delle alte quote

Alle alte quote della Val Sanagra vivono animali ben adattati a un ambiente difficile.

Marmotta - Parco Val Sanagra

Tra i rettili, alcune specie sono ovovivipare: le uova si sviluppano nel corpo della madre, un vantaggio in un clima rigido.

È il caso del Marasso (Vipera berus), della Lucertola vivipara, della Vipera comune e della Coronella austriaca. L’Orbettino può spingersi a quote elevate, ma le vere specialiste dell’alta montagna sono le vipere, a differenza di serpenti come natrici, Biacco e Saettone, che non superano i 1000 m perché depongono uova all’esterno.

Tra gli uccelli, alcune specie restano in quota anche d’inverno: il Gallo forcello scava tunnel nella neve per isolarsi dal freddo, mentre la Civetta nana, a differenza di altre civette, caccia anche di giorno. La Nocciolaia accumula scorte di semi in buche nel terreno, mentre la Pernice bianca cambia colore in base alla stagione e ha zampe piumate per camminare sulla neve.

Anche tra i mammiferi ci sono specialisti dell’alta quota: l’Ermellino cambia pelliccia e colore in inverno e riesce a cacciare animali della sua stessa taglia. La Marmotta, presente sopra Santa Mate, sopravvive grazie all’ibernazione e alle riserve di grasso accumulate in estate.

Infine, non mancano gli insetti, numerosi e ben adattati, seppur meno visibili: un mondo piccolo ma vitale, da non dimenticare.

Nelle Collezioni del Museo

Animali delle
alte quote

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Habitat

La fauna dei boschi

Tra gli animali che popolano i boschi della Val Sanagra troviamo un mosaico di specie adattate a vivere tra foglie, tronchi e pendii della valle.

Camoscio
Camoscio. © Attilio Selva

I boschi di faggio ospitano una grande varietà di invertebrati nel suolo ricco di foglie, come coleotteri predatori, pseudo-scorpioni e altri piccoli animali. Tra gli anfibi, vivono qui la Salamandra pezzata, il Rospo comune e la Rana di montagna, che approfittano dell’ambiente fresco e umido.

Il Pettirosso, uccello territoriale, frequenta spesso queste zone, mentre tra i mammiferi troviamo ghiri, arvicole e topi selvatici.

Anche se non esiste una vera fascia boreale, alcune zone ospitano boschi misti (es. abeti bianchi) con una fauna variata, ma non specializzata: un mix tra specie di faggeta e altre delle quote più alte.

Nei boschi submontani troviamo rettili come la Vipera comune, visibile in primavera, e il Saettone (Colubro di Esculapio), un serpente arrampicatore e innocuo per l’uomo.

Tra gli uccelli, sono comuni l’Allocco, la Poiana e le Cornacchie grigia e nera, che spesso formano stormi misti.

La presenza del cinghiale, spesso ibrido e di taglia maggiore del normale, è in aumento e può danneggiare l’ecosistema. Vivono qui anche caprioli e cervi, quest’ultimi più impattanti per i boschi.

Altri abitanti sono la Volpe, che si avvicina ai centri abitati, e il Tasso, scavando tane profonde nei terreni soffici del sottobosco.

Nelle Collezioni del Museo

Animali dei Boschi

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Habitat

La fauna dei prati magri e pingui

I prati della Val Sanagra, anche se a prima vista possono sembrare spazi semplici e tranquilli, ospitano in realtà una grande varietà di animali, spesso nascosti tra l’erba, sotto i sassi o nel terreno.

Farfalla su Knautia drymeia detta Ambretta
Farfalla su Knautia drymeia detta Ambretta

Tra gli insetti più curiosi, troviamo il Grillo campestre, che scava una tana e canta vicino all’ingresso per attirare le femmine, e la Mantide religiosa, predatrice infallibile che cattura le sue prede con le zampe anteriori a scatto.

Nei prati si trovano anche le sue ovoteche, strutture bianche simili a meringhe nascoste sotto i sassi. Il Cervo volante, il più grande coleottero delle nostre regioni, si nutre della linfa delle querce e vive solo per una breve estate dopo anni passati da larva nel legno marcio.

Tra i ragni, spicca il raro e affascinante Ragno tappezziere, parente delle migali tropicali. Nei prati vivono anche rettili come l’orbettino, una lucertola senza zampe spesso confusa con un serpente, e la Lucertola muraiola, che abita anche i muretti a secco del paese. Entrambe possono diventare preda del Colubro liscio, un serpente schivo e difficile da osservare.

Più visibile è il Biacco, serpente lungo e scattante che a volte incrocia i sentieri, suscitando paura ma del tutto innocuo. Può ingaggiare lunghe “lotte” con il Ramarro, una grossa lucertola dal colore verde brillante.

Nei prati più umidi, nidifica la Cesena, uccello gregario che arriva in stormi dall’Europa del Nord, visibile anche vicino al paese, soprattutto in inverno.

E infine, tra i mammiferi, la più facile da individuare è la Talpa europea, che lascia i classici cumuli di terra nei prati, accanto ad arvicole e crocidure che popolano il sottosuolo.

Nelle Collezioni del Museo

Animali dei Prati

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Sala Eco-Faunistica. © Foto di Daniele Marucci
Sala Eco-Faunistica. © Foto di Daniele Marucci

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Dagli animali più comuni ai predatori nascosti, scopri chi ha abitato e abita la Val Sanagra. Visita la Sala Eco-Faunistica e osserva da vicino la biodiversità del territorio.

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